lunedì 22 maggio 2017

MI SERVE UN CLONE

Già, sarebbe proprio quello di cui ho bisogno: un clone di me stessa.

Mi capita già da un po' di arrivare al fine settimana molto triste, demotivata, sola. A volte stare sola non mi pesa, anzi, mi rigenera, perché non c'è nulla di peggio che lavorare con persone cui non gliene frega niente di te e di quello che fai, e fare pure molta strada per questo.
Dev'essere questa la ragione per cui anche con la MFT me la sono presa tanto. Perché lavorare con loro mi piaceva, finché la mia relazione con uno di loro è finita, e per quasi tutti gli altri non ero altro che la sua ex, quando io mi sentivo partner del gruppo.
E lo vedo quanti pochi mettono "likes" alle cose che posto... 
Quindi, detto in poche parole, non appartengo a nessun gruppo, non faccio parte di nessuna coppia, e per di più tutte le persone con cui facevo gruppo nell'altra mia città sembrano lontanissime... Ognuno di loro sta lavorando su un obiettivo, un traguardo per cui abbiamo corso assieme, e cominciato assieme, e ora hanno un ingaggio...
Io no. I miei agganci mi hanno bidonato, e anche se non per causa mia, comunque sono rimasta a bocca asciutta.

Ho ancora poche settimane e vorrei viverle serena, ma tutti questi pensieri, e tutte le difficoltà che sto incontrando mi buttano giù.

Sono davvero diversamente energica per cercare di usare termini non troppo negativi...

Ma oggi non mi sono alzata dal letto fino alle 17. Mi sembrava di non avere ragioni per farlo, nemmeno per me stessa.

Oggi va così. Tenermi tutto dentro è frustrante.

lunedì 1 maggio 2017

L'ULTIMO TRENO...

Comincio così.
Finalmente libera? Ci sto seriamente pensando...

Samuele Bersani - Giudizi Universali

Penso al male di vivere che mi ha lasciato Davis. A tutto quello che ho faticato per riemergere, alle difficoltà nel provare a fidarmi di nuovo di un uomo. E mica ci sono ancora pienamente riuscita!
Ma quanto male ci facciamo? Quanto riusciamo a ferirci così in profondità da avere il terrore di amare ancora qualcuno? La risposta è: infinitamente.

Ma io sto cambiando di nuovo tutto, e mollo ogni zavorra, ritiro ogni ancora, e salpo verso un nuovo inizio della mia vita. E sono felicemente terrorizzata!

Ho prenotato stasera, quello che è il mio ultimo viaggio come pendolare da Csp ad At, ma ci crediamo? Ho meditato su questo avvenimento e mi sono auto-dedicata questa immagine, come a dire: "buttati all'indietro, senza pensieri, senza freni, così come viene e... lasciati andare".

Esattamente...

Non c'ho perso troppo tempo dietro al fotomontaggio, ma sai che me ne frega oggi!
L'ULTIMO TRENO!

Eppure ho un pensiero, che è fisso nella mia testa come un'ossessione, e corrisponde ad una voce, ad uno sguardo, a delle mani che ho immaginato ovunque su di me.
Mi sono presa davvero una cotta stratosferica, di quelle che ti fanno perdere la ragione e ti fanno comportare come una cretina, facendo e dicendo cose ridicole! Come quando da adolescente facevo la posta al compagno di scuola facendomi trovare sempre nei posti dove andava lui. Probabilmente perché dentro sono una cacciatrice, ed anziché aspettare di essere corteggiata, vado in avanscoperta.

Ho agito in questo modo anche col lunare in questione, e lo so che ho sbagliato, ma che posso dire? Io so che il tempo è poco, e ho avuto questa sensazione di avere tanto da condividere, che ho voluto a tutti i costi accelerare, ma mica ho pensato che forse, fino a quando farà su e giù da Wem, non avrà di certo voglia di iniziare un'amicizia a distanza. No. Non ci ho pensato. Nemmeno che per lui siamo colleghi, mentre per me già non lo siamo più. E nemmeno ho pensato che magari non è semplicemente il momento.

Ma ho questo desiderio, di parlarci, di conversare, e anche di vederlo lavorare la lamiera arrugginita. Starei a guardarlo, o magari lo ritrarrei. Perché amo fin da subito la gente che crea qualcosa, che riutilizza, che ri-forma la forma degli oggetti. E poi una delle sue opere mi rappresenta! Se è vero che nell'opera vediamo ciò che è nei nostri occhi, allora io ho visto me stessa, ed un anno fa esattamente mi stava cercando.

Deliri vari a parte, perché sono assolutamente consapevole dei miei pensieri pazzi, e spropositati, questo lunare mi ha fatto ricordare la meravigliosa sensazione dell'arrossire, del balbettare, e della voglia di sentire di nuovo il calore di qualcuno unirsi al mio.
Anche solo per questa ragione lo ringrazierei. Grazie lunare per avermi svegliata!

Purtroppo questo mio desiderio di conoscenza rimarrà un'utopia, ne sono quasi certa.
Rimarrai uno dei miei "E se..." preferiti, soprattutto perché, caro lunare, tornerai quando sarò già andata via. Che tristezza: sei per me l'esempio di come sia così facile incontrarsi al momento sbagliato, addirittura schivandosi!

Intanto io prendo il treno, e sogno nuovi orizzonti, nuove avventure, magari qualcuno che davvero mi desideri così come sono, che tu, lunare, sembri così perfetto, che per quanto io sia straordinaria, non faccio per te. Forse hai bisogno di una donna semplice, forse per questo mi piaci, ma non siamo destinati.